Perché non si parla più di modificare una legge che, fino a pochi mesi fa, era oggetto di critiche? Mentre la Corte Europea stabilisce che gli ingressi irregolari di migranti non posso essere sanzionati con il carcere. La norma, introdotta dalla legge 189/02, conosciuta come Bossi-Fini, doveva essere in realtà abolita dal Governo Renzi nell'ambito disegno di legge di depenalizzazione di diversi reati varano dal consiglio dei ministri nel gennaio 2015. Ma la misura è poi stata stralciata e dal consiglio dei ministri è uscito solo un ddl con altre depenalizzazioni ma non quella relativa all'articolo 10 bis della Bossi-Fini. Andrebbe riprese questo dibattito sulla Bossi-Fini, per una serie di motivi concreti. Il primo oggi i centri di accoglienza straordinaria, non distribuisce in maniera equa il flusso migratorio su tutto il territorio nazionale. Solo 2.600 comuni su 8mila accolgono i migrati. In tutte le regioni ci sono comuni che accolgono migliaia di migrati e altri che sono tirati fuori. Il secondo è che, il Governo Gentiloni metta in condizioni i Sindaci di obbligare a lavori utili le persone che arrivano nel nostro Paese, sia per ricambiare l'ospitalità che viene offerta loro, sia anche per favorire l'integrazione sociale con le comunità che li accolgono. Il terzo è che non possiamo accettare un livello così altro di lavoro nero di vero e proprio sfruttamento, alimentato dalla facile ricattabilità di chi un permesso di soggiorno non lo ha e che non ha al momento nessun altro strumento per regolarizzare la propria permanenza sul territorio. Chi dice che non possiamo accogliere i migrati economici perché non c'è lavoro, forse dimentica che il lavoro in molti settori c'è, ma si preferisce utilizzare mano d'opera a nero.
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